Feltre 1

Caratteristiche del percorso

Lunghezza: 2,77 km Dislivello in salita: 40 m Dislivello in discesa: 20 m Durata: 2h

Inquadramento

La città di Feltre si inserisce nella porzione più occidentale della Valbelluna. Il suo centro storico si sviluppa su un colle detto “Colle delle Capre” posto circa al centro di un’ampia depressione chiusa a sud dai rilievi prealpini e a nord dalle Vette Feltrine.

Feltre è a tutti gli effetti una porta di ingresso al Patrimonio Mondiale UNESCO trovandosi ai piedi del Sistema n° 3 delle Dolomiti e a pochi chilometri dalle Colline del Prosecco. L’UNESCO (United Nations Educational Scientific and Cultural Organization) ha infatti inserito nella lista del Patrimonio Mondiale (WHL – World Heritage List) sia le Dolomiti (2009) che l’area collinare prealpina compresa fra Conegliano e Valdobbiadene (2019). A Feltre si trova anche la sede dell’unico Parco Nazionale del territorio dolomitico, il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi.

LISTEN Siviglia - Giugno 2009: Dichiarazione di Valore Universale alla base dell'ingresso delle Dolomiti nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO:


Feltre gode della presenza di altri due rilievi dall’elegante forma arrotondata, il Telva e il Miesna che si collocano a sud ovest del centro cittadino. Entrambi presentano ambienti di pregio e ai piedi dei loro versanti occidentali, accarezzati dalle acque del Fiume Piave, si trova il Vincheto di Celarda, zona umida di particolare valore naturalistico e ambientale inserita nell’elenco dei luoghi protetti da una Convenzione sottoscritta a Ramsar (Iran) con il fine di difendere le aree umide giudicate di interesse a livello Internazionale. Da queste parti la conservazione ambientale è una pratica consolidata proprio grazie alla presenza di diverse aree protette a cui si sommano le ampie porzioni di territorio che ricadono nella Rete Natura 2000 (aree di interesse comunitario).

Altro vicino rilievo che armonizza il paesaggio feltrino è il solivo colle di Cart, frequentato nel corso dei secoli da nobili e notabili veneti che scelsero i suoi declivi per costruirvi un’importante serie di eleganti ville residenziali, inserite oggi a pieno titolo nella galassia delle ville venete.
Ai piedi del colle di Cart, poco fuori Feltre in direzione di Belluno, si trova un’altra importante zona umida, la torbiera di Lipoi, parte integrante dell’insieme dei siti di importanza comunitaria della rete Natura 2000. Oltre alla bellezza innegabile e al valore artistico ed architettonico del centro storico, Feltre spicca dunque per la sua collocazione in un territorio il cui valore è resistito miracolosamente nei secoli anche a fronte degli sviluppi urbanistici moderni.

Introduzione storica

Feltre ha radici remote, fondata secondo alcune fonti dai Reti e poi progressivamente romanizzata fino a divenire Municipium Optimo Jure in età imperiale e conoscendo un notevole sviluppo sia economico che urbanistico. La sua vicinanza ad importanti vie di comunicazione (Via Claudia Augusta che da Altino portava in Baviera), la sua collocazione transitoria fra montagna e pianura e la sua operosità fecero di Feltre un luogo di scambi di merci e saperi, tanto da farla sede di importanti scuole dell’artigianato, soprattutto vocate alla produzione di lane lavorate (feltro) e alle attività connesse alla filiera del legno (boscaioli, artigiani, commercianti e trasportatori di legname). Con la caduta dell’Impero Romano, Feltre subì invasioni da parte di molti popoli nordici. Successivamente i Longobardi, e le varie signorie venete hanno governato il territorio fino all’arrivo del dominio veneziano nel 1404. La città affrontò molte vicissitudini e traversie e, proprio perché giudicata strategica, fu molto contesa. Uno dei momenti più terribili si verificò nel 1509 quando l’esercito dell’imperatore Massimiliano d’Asburgo la incendiò distruggendola completamente. La città ha sempre dimostrato la capacità di riprendersi ed ora concentra in sé un insieme di reperti e monumenti di notevole interesse.

Sintesi dei valori

Il centro storico presenta ancora in parte intatta la cinta muraria di cui un tratto è percorribile grazie alla recente apertura dell’antico Cammino della Sentinella. Sono conservate e percorribili tre porte di accesso: la monumentale Porta Imperiale, la particolare Porta Pusterla a sud e Porta Oria verso nord-ovest.
Nel punto più alto del Colle delle Capre si trova Piazza Maggiore su cui si affacciano palazzi di varie epoche, la chiesa dei Santi Rocco e Sebastiano con le Fontane Lombardesche, il Castello di Alboino, i Palazzetti Cingolani, Palazzo Guarnieri e il Palazzo della Ragione, oggi sede del municipio, che contiene il Teatro della Sena e la pregiata Sala degli Stemmi. Il Teatro della Sena è oggi chiamato anche “La piccola Fenice” poiché venne realizzato dallo stesso architetto che progettò il famoso teatro veneziano, Giannantonio Selva.

Dalla elegantissima e raffinata Piazza Maggiore si diramano strade e viuzze su cui si affacciano palazzi affrescati, eleganti bifore, poggioli in pietra traforata e scorci urbani di grande bellezza. Fuori dalle mura si erge il Duomo con il suo Battistero e sotto il suo sagrato si apre ai visitatori un sito archeologico che svela la struttura di una parte del centro romano di Feltria.


Feltre è anche città di musei, con i tre palazzi che ospitano la Galleria d’Arte Moderna Carlo Rizzarda, il Museo Civico e il Museo Diocesano d’Arte Sacra presso il Vescovado vecchio, ricolmi di tesori d’arte di artisti non solo feltrini. Nei pressi della vicina frazione di Anzù sul fianco del monte Miesna sorge il prezioso Santuario dei Santi Vittore e Corona, patroni della città, un gioiello d'arte romanica con influssi bizantini, importante centro di pellegrinaggio nel passato e attuale punto di partenza e arrivo del Cammino delle Dolomiti, un percorso ad anello che abbraccia tutto il territorio provinciale.

Durante l’estate Feltre si anima con numerose iniziative tra cui a fine giugno la Mostra dell’Artigianato, che permette ai visitatori di poter entrare in molti palazzi privati del centro storico altrimenti chiusi ed ammirare gli artigiani al lavoro. In agosto si svolge il Palio, in memoria della dedizione di Feltre alla Repubblica di Venezia, caratterizzato dall’acceso confronto fra i quattro quartieri della città (Castello, Duomo, Port’Oria, Santo Stefano). Nell’occasione la città si anima attorno alle gare dei cavalli, alle gare di forza e abilità e alle sfilate in abiti storici.